RiCorDando - settimana dal 16 al 22 ottobre 2017

Eucarestia di domenica 22 ottobre 2017

1. Tratta, nei Centri di accoglienza vittime e sfruttatori sotto lo stesso tetto.19 ottobre 2017
Nei centri di accoglienza straordinaria, le vittime di tratta vivono accanto ai propri sfruttatori. E’ una realtà nota, alla quale finora non si è riusciti a dare alternativa”. A sottolinearlo ieri, nel giorno in cui nel mondo si celebrava la Giornata contro lo sfruttamento delle persone, è stato Oliviero Forti, responsabile immigrazione di Caritas italiana. La prostituzione non è l’unico problema, c'è anche sfruttamento lavorativo e accattonaggio. Aumentano i minori in strada, e “si fa finta di non vederli”. 

2. Quasi 5 milioni di italiani all'estero: tra loro i "disoccupati senza speranza"17 ottobre 2017
Rapporto Migrantes. Al primo gennaio 2017, gli italiani residenti fuori dei confini nazionali e iscritti all'Aire sono 4.974.000, l'8 % degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia alla stessa data. 
Nel 2016  48.600 italiani nella fascia d'età tra i 18 e i 34 anni hanno lasciato l'Italia per trasferirsi all'estero. Meno di 9.000 tra i 50 e i 64 anni, i tanti "disoccupati senza speranza" tristemente noti alle cronache del nostro Paese poiché rimasti senza lavoro in Italia e con enormi difficoltà' di riuscire a trovare alternative occupazionali concrete per continuare a mantenere la propria famiglia e il proprio regime di vita.

1.Perché  oggi a Roma "l’Italia antirazzista scende in piazza con "Non è reato” 
Tante le adesioni delle associazioni: da Arci a Baobab experience, da Medici senza frontiere ad Amnesty. Anche Andrea Camilleri, Toni Servillo e monsignor Nogaro firmano l’appello. Tra le richieste: abolizione della Bossi-Fini, canali sicuri, riforma della cittadinanza.

2 . Per  il progetto Eco-Mori dell’associazione Eco dalle città di Torino. Alcuni migranti africani, aiutati da alcune torinesi, raccolgono gli scarti di frutta e verdura a Porta Palazzo, il più grande mercato multi-etnico d’Europa, per consegnarle alle tante e diverse persone che vogliono evitare gli sprechi o ne hanno bisogno.

3. SOMALIA: TERMINATA LA RICERCA DELLE VITTIME, SI LOTTA PER SALVARE LA VITA DEI FERITI
Somalia: Terminata la ricerca delle vittime, si lotta per salvare la vita dei feriti. E' salito a 358 morti, 228 feriti e 56 dispersi il bilancio provvisorio dell'attentato dinamitardo che, il 14 ottobre, ha devastato il centro della capitale della Somalia, Mogadiscio. La solidarietà della gente di Mogadiscio è stata encomiabile, ha dichiarato il sindaco della città, Tabit Abdi Mohamed. Centinaia i volontari che si sono spesi per il recupero dei corpi e centinaia quelli che si sono messi in fila per donare il loro sangue. 

4. 20 ottobre 2017 Bambini rohingya a rischio sfruttamento nei campi profughi. 
Decine di migliaia di bambini della minoranza etnica musulmana dei rohingya fuggiti dal Myanmar in Bangladesh sono a forte rischio di abusi e sfruttamento. Lo denunciano organizzazioni umanitarie, precisando che le cause sono da ricercare nelle precarie condizioni in cui vivono in campi e insediamenti informali sovraffollati, nell’impossibilità di studiare e nel clima di disperazione diffuso tra la popolazione in fuga dallo stato del Rakhine (Myanmar occidentale).  Più di 450.000 bambini rohingya in età scolare risultano attualmente tagliati fuori da qualsiasi sistema educativo, e, di conseguenza, esclusi da uno dei principali meccanismi per assicurare la loro protezione. Tra loro anche 270.000 minori giunti in Bangladesh in seguito alle violenze scoppiate il 25 agosto scorso nel Rakhine. «Nei campi ci sono enormi preoccupazioni circa la protezione dei bambini. Tra le preoccupazioni principali che riguardano i bambini rohingya in fuga figura l’alto numero di minori non accompagnati e separati dalle loro famiglie. «Abbiamo già individuato più di 1200 bambini che durante il caos sono rimasti separati dai propri genitori o che sono arrivati in Bangladesh da soli, spesso perché i loro familiari sono stati uccisi. I bambini che non hanno più nessuno che si possa prendere cura di loro sono i più vulnerabili», indicano gli esperti.

3. Perché il movimento che in queste settimane ha alimentato la campagna per lo ius soli è fatto soprattutto da ragazzi e ragazzi, bambini e bambine, insegnanti che guardano alla società, alla cittadinanza e all’identità come concetti in perenne movimento, da creare e difendere ogni giorno. 

4.  Perché cambia il “Regolamento di Dublino” e plaudono le associazioni e le ong che da sempre si occupano di immigrazione. Il punto centrale della  riforma approvata ieri dalla Commissione Libe del Parlamento europeo, infatti, prevede che migranti e richiedenti asilo non saranno più obbligati a fare domanda di protezione internazionale nel primo paese d’approdo.

5. Restano solo il dolore e lo sgomento dopo la tragedia figlia della disperazione, avvenuta giovedì scorso a Como. Un incendio ha cancellato una famiglia. Secondo gli inquirenti sarebbe stato il padre, un uomo di origine marocchina che aveva perso il lavoro, a dare fuoco al proprio appartamento. Il suo corpo è stato trovato senza vita sul letto accanto ai suoi 4 figli, uno accanto all’altro. In base alle prime ricostruzioni, sono stati soffocati dal fumo di una catasta di stracci, vestiti e giornali accesi in corridoio. L’uomo, che aveva un permesso di soggiorno di lungo periodo, temeva che gli sarebbero stati tolti i bambini. La madre, invece, non era in casa perché ricoverata in una struttura di Como per problemi psichici. La famiglia, che riceveva settimanalmente pacchi e sussidi pubblici, era seguita dai servizi sociali ed era aiutata dal gruppo di San Vincenzo della parrocchia. I vicini di casa hanno rivelato che l’uomo marocchino era molto dignitoso, stava sempre con i bambini ed era premuroso. Ma è stato divorato dalla disperazione. È chiaro che, al di là di un’assistenza materiale, è sempre necessaria una vicinanza amica: persone che solidarizzino con un cuore disponibile anche ad ascoltare e a cogliere le grandi ferite che ogni persona porta nel cuore. Ci vuole un clima di accoglienza, nutrito da grande rispetto, ma anche di una vicinanza fraterna, con un’affabilità che permette alle persone di sentirsi amate e accolte da una comunità di credenti, al di là delle sue condizioni umane e religiose.

6.  Facciamo memoria degli eventi ricordati nel corso di questa settimana:
- il 16 ottobre:1943  Rastrellamento razzista nel ghetto di Roma
- il 17 ottobre 2003; in Bolivia il popolo rovescia il presidente Sanchez de Lozada
- il 18 ottobre 1976: muore il card. Lercaro. Giornata contro lo sfruttamento delle persone
- il 19 ottobre 1960: la Mauritania ottiene l’indipendenza dalla Francia
- il 20 ottobre 20011: in Spagna l’Eta depone le armi; in Libia ucciso Gheddafi
- il 21 ottobre 1945 in Francia le donne votano per la prima volta
come oggi 22 ottobre 2011 muore a Firenze don Enzo Mazzi

5.Per il Festival della diplomazia a Roma.  Oltre 50 eventi con il coinvolgimento di Ambasciate, Università e più di 200 relatori, per un appuntamento dal titolo “Prìncipi e Princìpi- Il sistema geopolitico fra interessi nazionali e valori universali". Il Festival della diplomazia è molto interessante e consente di migliorare l’interazione tra la comunità internazionale presente a Roma e  la società italiana.

6. Perché È stato inaugurato ieri ad Arquata del Tronto, il poliambulatorio costruito da Medici con l’Africa Cuamm, per garantire assistenza sanitaria alle comunità delle zone colpite dal terremoto del 24 agosto 2016. La struttura di 70 mq, ospiterà un medico di base, un pediatra di base e un ginecologo che, su appuntamento, potranno accogliere i pazienti. Disponibile anche un servizio di assistenza psicologica.