RiCorDando settimana dal 23 al 29 gennaio 2017

Eucarestia di domenica 29 gennaio 2017

1.“I bisogni dei rifugiati e dei migranti in tutto il mondo non sono mai stati così grandi e il programma di reinsediamento negli Stati Uniti è uno dei più importanti al mondo”. E’ così che le Nazioni Unite, per voce dell’Alto commissariato per i rifugiati (Acnur) esprime i timori legati alle decisioni del presidente Trump di voler sospendere, per tre mesi, il programma di accoglienza dei rifugiati nel Paese. L'augurio è che non venga interrotta la tradizione americana di “proteggere coloro che fuggono da conflitti e persecuzioni”. Federico Fossi dice: “Che cosa succederà? Ovviamente, se dovesse esserci la conferma, centinaia di migliaia di persone rimarrebbero senza protezione, sarebbero a rischio. Voglio sottolineare che si tratta di dare un futuro alle persone tra le più vulnerabili nel mondo, il programma di reinsediamento, inoltre, ha creato, in passato e fino ad oggi, una situazione di doppio beneficio: per i rifugiati che usufruiscono di questo programma, ma dando anche un contributo alle società che li ospitano, che spesso è molto positivo, un contributo in termini di competenze portate al Paese ospitante, un arricchimento del tessuto sociale ed economico. 

2. Giornata della Memoria Roma La “Shoah è una lezione “terribile che richiama le coscienze, occorre vigilare sui nuovi germi di intolleranza”. Così il presidente della Repubblica Mattarella durante la cerimonia al Quirina Mons. Urbańczyk ha detto:“La sofferenza, la paura e le lacrime delle innumerevoli vittime dell'odio cieco che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte in quei luoghi disumani e perversi non devono mai essere dimenticate. l’olocausto “ci insegna che occorre sempre massima vigilanza, per poter intervenire tempestivamente in difesa della dignità umana e della pace”, e  ha ricordato le parole dello scrittore Elie Wiesel, secondo cui è necessaria una “trasfusione della memoria”. Abbiamo bisogno di “ricordare”, di “ascoltare la voce dei nostri antenati”. Questo ci aiuterà a “non ripetere gli stessi errori del passato”. Ma ci aiuterà anche a riappropriarci  di quelle esperienze che hanno permesso ai nostri popoli “di superare le crisi del passato”. 

3. Il rapporto di Transparency Corruzione, Italia solo sessantesima. Ma migliora Dal 2012, quando fu varata la legge anticorruzione, ad oggi l'Italia ha riconquistato 12 posizioni nel ranking mondiale 
25 gennaio 2017 L'Italia è al 60esimo posto nella classifica dell'indice di percezione della corruzione (Cpi) 2016, Siamo appaiati con Cuba a 47 punti. Terzultima tra i Paesi dell'Unione europea, l'Italia segna però un miglioramento del suo Cpi per il terzo anno consecutivo. E' ancora poco soprattutto in confronto ai nostri vicini europei, ma la tendenza positiva può far sperare su uno sguardo più ottimista da parte di istituzioni e investitori esteri. L'Italia, insomma, rimane in fondo alla classifica europea, seguita solamente dalla Bulgaria e dietro altri Paesi generalmente considerati molto corrotti come Romania e Grecia, entrambi in 58ma posizione con un punteggio di 46

4. EGITTO / 6° ANNIVERSARIO DELLA RIVOLTA  25 GENNAIO: HA VINTO LA REPRESSIONE Nel sesto anniversario della rivoluzione popolare che rovesciò Hosni Mubarak dopo trent’anni di potere, si commemora solo la giornata nazionale della polizia, nel silenzio di un popolo piombato nell’epoca più buia della storia moderna dell’Egitto. I giorni di piazza Tahrir, quando milioni di egiziani manifestavano a suon di slogan “Pane, libertà e giustizia sociale” sono ormai un lontano ricordo nell’era di al-Sisi. 
“La crisi economica, il forte innalzamento dei prezzi dei prodotti alimentari e delle utenze sono il pensiero fisso di tutti i giorni. C’è molta rabbia e frustrazione in giro”, dice Manar che lavora per una Ong. “Nessuno è contento, la vita è più costosa, e tutti dicono che vogliono andarsene dall’Egitto”. Sei anni sono passati, e il presidente al-Sisi insiste ad affermare nelle sue dichiarazioni che l’Egitto è “sulla strada giusta”. “Sono in tanti oggi a rimpiangere Mubark - conclude Walaa - e mi unisco a loro. Continuiamo a sentire promesse e aspettiamo… stiamo ancora aspettando”.

5.Giornata mondiale della privacy e per la protezione dei dati personali, sempre più a rischio nell’era digitale. “Se da un lato abbiamo una mole di dati utilissimi, dall’altro incappiamo in problemi di privacy. Oggi molti soggetti oscuri, impenetrabili, sanno molte cose di noi e possono utilizzarle in qualunque momento per finalità non dichiarate. Inoltre è vero che i dati sono ormai il ‘petrolio’ dell’economia: ci sono dei colossi della Rete che vivono grazie ai nostri dati e che li utilizzano per finalità di business, commerciali e pubblicitarie. 
Ecco allora che si parla di "società sorvegliata" dove gli utenti sono visti, ma non vedono, spiati 24 ore su 24 come in un enorme "Grande Fratello", sono oggetto di informazione ma mai soggetto di comunicazione, per quanto dall’alto dei propri profili Facebook o account Twitter si vantino di avere potere decisionale. E questo è inammissibile e mette a rischio una garanzia democratica come quella della privacy".

6.  Facciamo memoria degli eventi ricordati nel corso di questa settimana:
- il  23 gennaio 1978 La Svezia vieta per prima gli spray che danneggiano l’ozono
- il 24 gennaio 1908 Rober Baden Powel dà il via al movimento scout
- il 25 gennaio Giornata per l’unità dei Cristiani – 2001: 1° forum Sociale Mondiale
- Il 27 giornata Mondiale in Memoria delle vittime della Shoah
- il 28 gennaio 1979: a Puebla III conferenza dell’Episcopato latino americano 
- Oggi 29 gennaio Giornata mondiale della lotta alla Lebbra – Giornata mondiale della privacy e protezione dati