RiCorDando settimana dal 2 all'8 aprile 2018

Eucarestia di domenica 8 aprile 2018

1 Nella Repubblica Democratica del Congo almeno 11 persone sono morte in un attentato terroristico.
Gruppi filo governativi e ribelli si combattono da anni e questi massacri sono diventati una “normalità”. Sono infatti tanti gli attori militari in quella zona del Congo. Questi gruppi militari, ma anche parte della comunità internazionale, hanno tutto l’interesse a far regnare il caos in Congo, perché questo clima esplosivo avvantaggia chi vuole portare via i preziosi materiali di cui il Paese è ricco, come legname, cobalto, coltan e oro.

2 Il nome nasce dall’unione delle parole colombite e tantalite, da cui si estrae il tantalio, metallo raro. Usato nell’industria della telefonia mobile, nella componentistica dei computer e in quella degli aerei. Oltre il 60% del coltan utilizzato su scala mondiale proviene dalla Repubblica Democratica del Congo. L’Africa, il continente più povero, è quello più ricco di materie prime. Dal Niger alla Costa d’Avorio, dal Congo alla Tanzania la domanda di metalli per lo sviluppo delle “tecnologie pulite” ha aperto nuove frontiere all’industria mineraria. A caccia di coltan, cobalto, grafite, litio, neodimio, niobio, terre rare. I prezzi delle materie prime sono alle stelle. Le società minerarie aumentano i loro ricavi e la loro capitalizzazione di Borsa. Centinaia di migliaia di persone in Africa lavorano nelle miniere, compresi i bambini, in condizioni di lavoro durissime e spesso pericolose. A centinaia di metri nel sottosuolo con dispositivi di sicurezza minimi, spesso solo con le mani, con mazze e picconi, senza ausili tecnologici. Morti e incidenti gravi sono la norma.

1 A 5 anni regala i suoi risparmi al medico che ha curato la mamma dal cancro: "Sono per la ricerca".
L'oncologo di Milano ha raccontato sui social il gesto del piccolo Giovanni. "Mi ha dato tutti i suoi 45 centesimi. E mi ha fatto piangere. Pochi spiccioli ma una grande speranza per il nostro futuro"

2 Per gli oltre centomila i civili riusciti a rientrare a Raqqa, la città siriana che il sedicente stato islamico (Is) aveva dichiarato di aver scelto quale capitale.

3 Solo nei primi mesi del 2018, in Italia 151 persone sono morte mentre lavoravano. Il numero, pubblicato dall’Osservatorio indipendente di Bologna, è salito dopo che due operai nel bergamasco sono rimasti vittime dell’esplosione di un serbatoio usato per l’essicazione di farine alimentari. 

4  E' salito a nove il numero dei palestinesi uccisi venerdì negli scontri con l'esercito israeliano nei pressi della barriera  tra lo Stato ebraico e Gaza.  Il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato "le uccisioni e la repressione svolte dalle forze di occupazione israeliane a fronte della manifestazione di massa pacifica" di oggi sul confine di Gaza. In un comunicato della presidenza è stato chiesto, alla Ue, all'Onu e alla Lega araba "di fermare questa brutale uccisione e volontaria dell'esercito di occupazione a fronte di innocenti e indifesi che sono andati in una marcia pacifica per difendere il loro diritto di vivere" . Il massacro di venerdì precedente era stato annunciato da Israele senza che nessuna organizzazione internazionale si ponesse legalmente come ostacolo al crimine e al criminale. Quindi Israele, potendo contare “oggettivamente” sul silenzio-assenso dell’ONU e sull’assenso diretto degli Usa e di altri suoi sostenitori, ha raddoppiato e per l'altro ieri  ha minacciato una ancor più dura risposta ad una marcia pacifica che chiede soltanto il rispetto delle Risoluzioni Onu che lo stesso Israele calpesta.

3 Per i 25, tra teologi e vescovi, che si sono incontrati a Bogotà per celebrare la Conferenza del Celam che 50 anni fa ha segnato il cammino della Chiesa in America Latina. La riflessione su "una Chiesa autenticamente povera, missionaria e pasquale".

4 Perché ieri, in questo luogo che ci raccoglie tutte le domeniche per la Santa Cena, il piccolo Elia ha ricevuto il battesimo.

5 Una marcia lunga 100 chilometri: e' quella intrapresa dalla moglie di un avvocato cinese per cercare di avere notizie sulla sorte del marito, un dissidente incarcerato nel 2015 e di cui non ha mai piu' avuto piu' notizie. Ha intrapreso il cammino da Pechino a Tianjin, dove ritiene che si possa trovare in carcere il marito. La donna vuole convincere le autorità' a darle notizie sul marito, di cui non sa neanche se e' ancora vivo. 

6  Facciamo memoria degli eventi ricordati in quest'ultima settimana:
Il 1 aprile del 1939, in Spagna, inizia la dittatura franchista.
Il 2 aprile del 2005 muore Giovanni Paolo II°.
Il 3 aprile del 1944 i fascisti uccidono don Giuseppe Morosini.
Il 4 aprile del 1949 a Washington viene fondata la NATO.
Il 6 aprile del 1994 inizia la guerra civile in Rwanda e, sempre il 6 aprile, ma del 2009, avviene il terremoto all'Aquila.
Il 7 Aprile abbiamo celebrato la giornata internazionale della sanità.
L'8 aprile del 2005 si sono celebrati i funerali di Giovanni Paolo II°.

5 Per Winnie Madikizela-Mandela, l’icona femminile della lotta contro l’apartheid. Una stella con una parabola personale segnata anche da problemi con la giustizia scomparsa il 2 aprile scorso all’età di 81 anni. 

6 Per il piccolo gruppo di animazione della preghiera attraverso il canto che si sta formando tra noi e che ha animato le celebrazioni del triduo pasquale.