RiCorDando settimana dal 13 al 19 febbraio 2017

Eucarestia di Domenica 19 febbraio 2017

1. ETIOPIA/KENYA: LAGO TURKANA IN PERICOLO, PROSCIUGATO DALLE DIGHE SUL FIUME OMO 15 FEBBRAIO. L’allarme è stato lanciato ieri dall’organizzazione Human Rights Watch (Hrw), secondo cui poco è stato fatto dal governo etiope per mitigare l'impatto del contestato sistema di dighe Gill Gibe nella valle del fiume Omo, affluente del lago. L’ultimo gigantesco sbarramento, la Gibe III, è stato aperto lo scorso dicembre nella parte meridionale della valle, ma già dal 2015 l’acqua veniva raccolta in un serbatoio dietro la diga, impedendole di fluire a valle ed alimentare il lago Turkana. Le dighe, unite al cambiamento climatico, stanno seriamente minacciando le popolazioni che vivono di pesca e allevamento nella Valle dell’Omo e attorno al Lago Turkana, alle quali cominciano a mancare le fonti primarie di sostentamento.

2. MIGRANTI: NO A SOLUZIONI RAPIDE NON CALPESTIAMO LE PERSONE!
L’immigrazione è un fenomeno complesso. Soluzioni affrettate possono tradire i principi cardine della civiltà giuridica dell’Unione Europea, violando la base democratica sulla quale si fonda la pacifica convivenza di cittadini e cittadine. Il mondo missionario denuncia pratiche illegali e accordi che violano il rispetto della vita di migliaia di migranti. Il telegramma del direttore della Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, inviato il 26 gennaio alle questure d’Italia, per individuare 95 uomini e donne, purché di nazionalità nigeriana, “da espellere e rimpatriare” lo dimostra. L’espulsione collettiva, per di più in base alla nazionalità, è vietata dalla legge (*) e l’Italia è già stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo 
L’accordo con la Libia, firmato a Roma il 2 febbraio dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e dal leader libico Fayez al-Sarraj per bloccare le partenze dei migranti attraverso il canale di Sicilia, mette sullo stesso piano «la lotta al traffico di esseri umani ed il contrasto al contrabbando
Ma così come la Turchia, dove i migranti vengono ammassati in precari campi profughi e sfruttati nelle fabbriche, la Libia non è un paese terzo sicuro. È piuttosto un luogo di aberranti violazioni dei diritti umani, dove torture e violenze nei campi di raccolta sono ben documentate.

3. ’Ndrangheta nelle aziende arrestati tre imprenditori. VENEZIA. La conferma è arrivata da un collaboratore di giustizia calabrese. Le sue indicazioni hanno permesso di confermare i tentacoli della ‘ndrangheta in Veneto, e in particolare tra le province di Vicenza e Verona, nella zona della Valpolicella, nascosti tra le aziendi edili. Il sistema prevedeva (il più delle volte per commesse almeno in parte eseguite) l’emissione di fatture per un importo maggiore a quello reale. La fattura veniva saldata, recuperando l’eccedenza in contanti che veniva divisa tra le persone coinvolte, andando a finanziare la stessa ‘ndrangheta. Un giro d’affari nel quale sarebbero stati coinvolti, più o meno volontariamente, altri imprenditori, tutti del settore edile. È questo uno dei rapporti criminali che più ci preoccupa. «Le infiltrazioni mafiose in Veneto sono un problema importante che ci impone di mantenere alta l’allerta».

4. Strage di sufi in una moschea pakistana Cento morti per un attacco suicida ·17 febbraio 2017 Islamabad L’attentato è avvenuto la sera prima al santuario sufi di Lal Shahbaz Qalandar a Sehwan, nella provincia del Sindh, rivendicato dal cosiddetto stato islamico (Is) e costato la vita ad almeno cento persone, tra le quali venti bambini. Un attacco al cuore di una minoranza del Pakistan. Al momento dell’esplosione all’interno del tempio c’erano migliaia di fedeli, prevalentemente famiglie impegnate a celebrare il Dhamal, un antico rituale del sufismo, una corrente religiosa musulmana considerata eretica dall’Is così come dai talebani e Al Qaeda. 


5. Per i diritti dei popoli indigeni sulle loro terre. 15 febbraio 2017. «In questo momento in cui l’umanità sta peccando gravemente nel non prendersi cura della terra», Papa Francesco esorta i popoli indigeni a non permettere le nuove tecnologie «che distruggono la terra» e «l’equilibrio ecologico» finendo per distruggere anche la saggezza ancestrale di queste popolazioni. Una consegna, questa, quando Pontefice ha incontrato i partecipanti al terzo forum internazionale dei popoli autoctoni, convocato dal Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad). 
6.  Facciamo memoria degli eventi ricordati nel corso di questa settimana:
- il 12 febbraio 1818 – Bernardo O'Higgins firma la dichiarazione d'indipendenza del Cile.
- il 13 febbraio: la Francia testa la sua prima bomba atomica nel Sahara
- il 16 febbraio 2005 In Italia entra in vigore il Trattato di Kyoto
- Il 17 febbraio 1600 Giordano Bruno viene messo al rogo per eresia
- Il 18 febbraio 1984: firmato il nuovo Concordato tra Italia e Santa Sede
- Come oggi 19 febbraio 1988 Muore don Sirio Politi, primo prete operaio italiano.