RiCorDando settimana dal 1 al 7 maggio 2017

Eucarestia di Domenica 7 maggio 2017

1. Esplosione in miniera in Iran: oltre 30 morti, decine di feriti Nella regione del Golestan  
04 MAGGIO Almeno 35 persone sono morte dopo l'esplosione che ha causato un crollo in una miniera di carbone nella provincia settentrionale iraniana del Golestan. Sono 21 i corpi recuperati mentre i feriti sono 69. L'esplosione è stata causata da una fuga di gas metano e monossido di carbonio a una profondità di 1.200 metri nella miniera di Zemestan Yurt. 

2. Kasai, Repubblica democratica del Congo: focolai di guerra , 04 Maggio
Le crude immagini, diffuse in rete confermano la ferocia del gruppo ribelle, che aveva trovato riscontro anche nella testimonianza del vescovo di Luiza, che lo scorso febbraio aveva denunciato «violenze eccezionali e atrocità inimmaginabili nei confronti della popolazione», commesse dai miliziani in diverse località del Kasai Centrale. C’è comunque da sottolineare che non sono solo i miliziani di Kaumina Nsapu, armati principalmente di lance e machete, a macchiarsi di crimini di guerra. Nel tentativo di reprimere la ribellione, anche le forze di sicurezza governative, note come Fardc hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani.. 

1.Per la svolta in Libia dove il premier Al Sarraj e il generale Khalifa Haftar hanno raggiunto un accordo per mettere fine alla crisi nel Paese, che prevede nuove elezioni entro marzo 2018 e lo scioglimento di tutte le milizie irregolari. 
2. Perché secondo  padre Samir Khalil Samir, gesuita egiziano e docente di islamistica, il recente viaggio del Papa in Egitto è stato un evento di grande importanza e di successo, che ha unito e incoraggiato cristiani e musulmani nella costruzione della pace e nella lotta alla violenza

3. BANCHE E COMMERCIO DI ARMI ESPLODONO I CONTI ARMATI
Supera i 7 miliardi di euro il valore delle operazioni segnalate dagli istituti di credito. Al vertice, l’Unicredit con oltre 2 miliardi di euro. Sorprendente il dato della piccola Banca Valsabbina cresciuta del 750%. Sarà la crisi economica, sarà un’industria bellica italiana in piena espansione: la realtà è che gli istituti di credito hanno definitivamente seppellito ogni tentennamento morale per rituffarsi a corpo morto sul business delle armi. Banche sempre più armate, quindi, e pure contente di esserlo. Soprattutto per Unicredit, che occupa il primo posto nell’elenco delle banche che più appoggiano l’industria bellica: Tre le curiosità che spiccano quest’anno: la buona posizione in classifica occupata dalle banche popolari: la Popolare di Sondrio, il Banco Popolare, la Banca popolare dell’Emilia Romagna e la Banca popolare dell’Etruria rientrano tra le prime 14.

4. Reporters sans Frontieres, rapporto 2017: anche democrazie a rischio libertà stampa Sono 72 i Paesi in cui la situazione della libertà di stampa è difficile; in 21 di questi, definiti ‘neri’, è addirittura “molto grave”. A dirlo è la classifica annuale stilata da Reporters sans Frontieres che accusa i grandi come Cina, Russia, India, ma non solo. Reporters definisce la classifica 2017 “segnata dalla banalizzazione degli attacchi contro i media e dal trionfo di uomini forti che hanno fatto precipitare il mondo nell’era della post-verità, della propaganda e della repressione”. La libertà di informazione retrocede anche in Polonia, Ungheria e Tanzania, mentre la Turchia di Recep Erdogan si distingue – si legge ancora – per essere “la più grande prigione al mondo per i professionisti dei media”. Stesso duro commento per la Russia di Putin, al 148.mo posto.

3. Perché la Diocesi di Carpi ha dato 5,6 ettari per la coltivazione di prodotti biodinamici. La coltivazione dell’orto è affidata a 25 ragazzi diversamente abili che, con tale incarico, saranno coinvolti in un’attività lavorativa e, nel contempo, risulteranno artefici in prima persona di un prodotto destinato alle famiglie bisognose con figli. beneficenza.
4. Perché Nadia Murad Basee Taha, ventiduenne yazida, rapita nel suo villaggio di Kocho, nel nord dell’Iraq, il 3 agosto 2014, da schiava dei miliziani dell’Is è diventata ambasciatrice delle Nazioni Unite per la dignità dei sopravvissuti alla tratta di esseri umani. Ha visto morire sei fratelli e la madre. Nadia ha subito ogni sorta di soprusi fino a essere venduta più volte come schiava. Dopo tre mesi è riuscita a fuggire rocambolescamente. Da allora la giovane donna denuncia coraggiosamente le atrocità perpetrate contro la sua gente, portando avanti «la battaglia perché nessuna persona subisca simili violenze e venga trattata come una bestia». 

5. Milioni di ettari di terra passati in gestione a stranieri
La Conferenza Episcopale mozambicana dati alla mano, evidenzia che purtroppo “dal 2000 al 2013, 56 milioni di ettari di terra africana sono stati venduti o passati in gestione a stranieri” perché “i governi dei Paesi industrializzati cercano di trovare in Africa una soluzione alla crisi energetica ed alimentare mondiale, senza necessariamente cercare di aiutare le problematiche africane.

6.  Facciamo memoria degli eventi ricordati nel corso di questa settimana:
- il 2 maggio 1997 muore Paulo Freire 
- il 3 maggio Giornata internazionale della libertà di stampa
- il 4 maggio 1949 l’Italia entra ufficialmente nella Nato
- Il 5 maggio 1972 il procuratore di Palermo Pietro scaglione ucciso da Luciano Liggio 
- il 6 Maggio 1976 Terremoto in Friuli
- come oggi 7 maggio 1999 la Nato bombarda l’ambasciata cinese a Belgrado.

5. Perché  Sono trascorsi dieci anni dalla fondazione di Salaam, l'ospedale di cardiochirurgia di Emergency in Sudan. All'epoca fece molto discutere l'idea di creare un centro di eccellenza in un continente in cui si muore di semplice influenza. Oggi la scommessa può dirsi vinta.: 7000 operazioni di cardiochirurgia compiute. 
6. Il Nobel per l’ecologia va a un agricoltore maya Rodrigo Tot, un indigeno guatemalteco,  contadino e pastore evangelico di Izabal di 60 anni: motivo: perché ha guidato con forza la lotta del suo popolo per la difesa della terra da 43 anni e combatte contro le multinazionali del niquel che hanno messo gli occhi sui terreni della comunità.. E per questo ha pagato un alto prezzo: la morte del figlio».